venerdì 27 maggio 2016

La preistoria del Canavese

La preistoria del Canavese

La presenza umana nell'area piemontese e valdostana è stata accertata in diversi luoghi, i principali siti che documentano tale presenza sono
 

Presso Trino Vercellese, a circa 20 Km dalle morene del ghiacciao Balteo, su un rilievo a terrazzo entro sedimenti di löess sono stati ritrovati reperti litici lavorati dall'uomo
choppers
raschiatoi
percussori
punte e schegge di quarzite

Appartenenti al Paleolitico inferiore, circa a 120.000 anni fa, ed al Paleolitico medio, circa 35.000 anni fa.

Nelle grottine di Salto, in particolare la Boira fusca, sita sul fianco sinistro della Valle dell'Orco tra Cuorgnè e Pont, sono stati trovati, in diversi strati sovrapposti, reperti risalenti al X-VII millenio a.c., Paleolitico superiore, all'Eneolitico e all'Età del Bronzo finale. 

Nella limitrofa zona di Belmonte sono stati individuati alcuni insediamenti frequentati nel Neolitico e in epoche successive. 

In una cava di Tina, nei pressi di Vestignè, sono state estratte due statue - stele eneolitiche. Sono le prime testimonianze di questo tipo rinvenute in Canavese.

Sulle rive del lago di Montalto sono stati trovati reperti del Neolitico

materiali fittili, parti di vaso a bocca quadra, e una notevole industria litica, comprendente asce in pietra e pesi per reti, probabilmente usate per la pesca.

- A Viverone è stato rilevato e studiato un grande insediamento palafitticolo, e sul fondo del lago in successive campagne di scavo subacqueo sono stati trovati importanti reperti del periodo del Bronzo.
- A Piverone sono state trovati due parallelepipedi in pietra con incisi gli stampi per la fusione di tre modelli diversi di spade risalenti all'Età del Bronzo.
- In questi anni sta assumendo particolare rilevanza la collina della Paraj Auta, posta sul territorio fra Ivrea e Pavone Canavese, sulla quale si stanno scoprendo tracce di uno o più villaggi che dovevano avere notevole importanza in quanto situati al punto terminale dei trasporti via acqua che risalivano dall'Adriatico via Po, e Dora (fino ad allora passante ad ovest dell'attuale tracciato) dove iniziavano le carovane via terra verso la valle d'Aosta ed i valichi alpini.Su questa collina sono state censite dal GAC circa un migliaio di coppelle e sono stati recuperati reperti databili dal Bronzo finale al periodo Romano. Questo argomento è trattato ampiamente nella sezione Paraj Auta.
- In parecchi altri luoghi (soprattutto situati su alture) sono presenti elementi di Arte rupestre (vedi sezione Arte rupestre) di età presumibilmente preistorica : Lessolo, Cossano, Fiorano, Loranzè, Bèc Renon. Essi sono solo alcuni dei siti esistenti in Canavese e testimoniano una frequentazione antica dell'uomo in questo territorio.

 

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