venerdì 27 maggio 2016

Il Canavese nel 1918

Il Canavese nel 1918


limitando il Canavese alle terre soggette direttamente od indirettamente ai conti del Canavese, Valperga, San Martino, Biandrate, Castellamonte, Masino, ai Visconti di Ivrea, dai quali derivarono i signori di Barone, Corio e Camagna, Settimo Vittone, Castruzzone, Arundello, Vische, della Torre etc.., al vescovo ed al Comune di Ivrea ed all’abbazia di Fruttuaria ne viene che i confini che si potranno tracciare più convenientemente saranno


Ad Est, i monti che formano lo spartiacque tra il bacino della Dora Baltea e quello dell’Elvo, quindi la Serra, escludendo però Borgo d’Ale e Viverone, invece si include Alice Inferiore e Ropolo dipesi dai Valperga di Masino, Maglione, terra dei conti di Masino, e Vische, di cui i signori furono confederati ed aggregati al consortile dei San Martino, sotto l’alta signoria del vescovo d’Ivrea, Villareggia esclusa.


…Il limite naturale del Canavese dopo Maglione è dato dalla Dora Baltea fino al suo incontro con il Po.


Al Sud avremo come confine il Po fino a Brandizzo, escluso, a Sud-Ovest, ultima terra canavesana è Volpiano, escludendo Leynì, Caselle, Ciriè, e Lanzo.


Terre terminali dopo Volpiano sono così Lombardore, dell’abbazia di Fruttuaria, Rivarossa dei Valperga, Front colla sua Vauda, e la castellata di Balangero, che si va incastrando a guisa di cuneo tra Ciriè al Sud Est e Lanzo al Nord Ovest.

A proposito della Castellata di Balangero
I Castellamontani prima l’avevano avuta con Mathi e Villanova a poco a poco si erano venuti sostituendo i Biandrate che la conservarono anche dopo la conquista fattane dal Principe d'Acaja, anzi un ramo dei Biandrate assunse col tempo il titolo feudale dell'estrema terra canavesana.

…dopo Balangero… le cime dei monti… circoscrivono il Canavese… la piccola catena che principiando dal monte Rolei finisce alla punta dell’Angiolino, separa Corio e Rocca da Coassolo, …indi lo spartiacque tra l’Orco e la Stura di Valle Grande fino alla Levanna, poi le Alpi Graie.


Infine il lungo contrafforte che, partendo dal Gran Paradiso, a poco a poco digradando va a morire sopra Quincinetto, separerà le valli dell’Orco, del Soana e della Chiusella da quella d’Aosta.

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