venerdì 27 maggio 2016

I de Canavise

I de Canavise


Verso la fine dell’XI secolo dei nobili estranei all’Alto Canavese sono investiti dall’imperatore di queste terre, ed incominciano una lenta, capillare opera di penetrazione, che li porterà a possedere l’intera regione.


Tutti i signori precedenti vengono sopraffatti, e tutti i documenti relativi alle loro famiglie scompaiono, con questi scompaiono pressappoco tutte le notizie riguardanti il territorio e le comunità. 

I nuovi venuti, per dimostrare una pretesa discendenza da Arduino d’Ivrea ed il loro buon diritto a governare la regione, presentano documenti falsi che anticipano la loro venuta, inventano leggende, interpolano altri documenti, costruiscono insomma una nuova storia a modo loro e con loro comodo, su cui storici del passato impostarono genealogie e discussioni a non finire…

Questi signori sono probabilmente discendenti da Guiberto, fratello di re Arduino, conte di Pombia, nel Piemonte orientale.


In sintesi le tappe della loro penetrazione nel territorio e la conseguente aggregazione del Canavese primitivo,
 

Nel 1070 acquistano terre a Masino, Cossano, Vestignè, Caravino etc. 
Poi, esteso il proprio dominio nel territorio dell’antica Canava, si arrogano il titolo di Conti "de Canavise".

Nel 1110 Enrico V, imperatore, riconosce a Guido e Ottone Comites de Canavisio quanto possiedono in toto Canavisio, i feudi di Valperga e Valpergato, di Masino e Mazzè, di Candia e Castiglione, coi loro domini e con tutta la castellata di Barone, e con metà dei castelli di Rivarolo, di Favria, del castello di Rivarossa, di Oglianico e del castello di Pont con le sue valli, miniere d’oro e d’argento e di ogni tipo di metalli…
 

Nel 1134 possiedono già il castello di Valperga…
Nel 1151 sono già in possesso di parte della signoria di Balangero. 

Nel 1157 dai de Canavise si è già staccata la casata dei San Martino dai quali deriverà il ramo dei Castellamonte.

Da notare che l'indicazione del paese serviva solo a contraddistinguere le varie famiglie, non corrispondendo obbligatoriamente al possesso delle relative terre.
 

Nel 1193 abbandonano il titolo "de Canavise" nel suddividersi in due rami: Valperga e Masino.

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